I CANESTRELLI
Da bambina mi ammalavo spesso, giocavo tutto il giorno per i carrobi del mio paese tornando a casa da strizzare e soprattutto alla vigilia di una festività ecco che saltava fuori qualcosa, varicella, rosolia, scarlattina, pertosse, orecchioni, le smarcavo sul pallottoliere, Babbo Natale deve aver seriamente pensato se regalarmi davvero il dolce forno Harbert o optare per la più utile enciclopedia della salute… e mia nonna mi coccolava, mi veniva a trovare portandomi, avvolti in un canovaccio, i canestrelli appena sfornati. Entrava e ne sentivo il profumo già nelle scale e magicamente cominciavo a stare meglio! E’ stato così sino ai 10 anni circa, poi, i miei anticorpi hanno cominciato a crescere come dei gattini e ho smesso di ammalarmi, ma l’abitudine dei canestrelli quella no, quella non è passata. Ecco perché li considero i miei biscotti preferiti, perché sanno di affetto, di coccole, di vizi.
I canestrelli sono dei biscotti di origine ligure, il cui nome pare derivi dalla parola canestro, ovvero il cesto di vimini sul quale un tempo venivano fatti raffreddare una volta cotti.
Hanno ottenuto il riconoscimento del marchio Pat (Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano) e la produzione viene tutelata e controllata da un’associazione culturale chiamata “Il canestrelletto di Torriglia”, paese di campagna vicino a Genova. Preparati sembra sin dal Medioevo dai produttori di ostie, erano venduti nei mercati o sui sagrati delle chiese.
INGREDIENTI per due teglie di canestrelli:
– 300 g farina 00
– 200 g burro morbido
– 100 g zucchero
– 2 tuorli d’uovo
– la scorza grattuggiata di un limone
– un pizzico di sale
– rhum e vanillina facoltativo
PREPARAZIONE:
Ho preparato questa pasta frolla utilizzando la planetaria ma potete farlo tranquillamente a mano facendo attenzione a non lavorarla troppo a lungo.
Mettete in una ciotola il burro morbido insieme allo zucchero e alla scorza di limone. Lavorate il tutto abbastanza velocemente. Unite i due tuorli, la farina, un pizzico di sale e se è di vostro gradimento il rhum. Impastate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate una palla, avvolgetela con la pellicola per alimenti e fatela riposare per almeno un’ora in frigorifero.
Trascorso questo tempo stendete l’impasto con il mattarello su di una spianatoia leggermente infarinata e portatelo allo spessore di circa 1 cm. Ricavate i biscotti utilizzando l’apposito tagliabiscotti e disponeteli, opportunamente distanziati, su di una teglia rivestita di carta da forno. Fate cuocere nel forno già caldo a 140/160° per circa 20 minuti tenendo presente che non devono colorire troppo. Sfornate, fate raffreddare i canestrelli e spolverizzateli con abbondante zucchero a velo. Si conservano a lungo se riposti all’interno di una scatola di latta o di un contenitore di vetro ermetico.
Questi biscotti per me sono come le ciliegie; mentre un canestrello si scioglie in bocca è possibile percepire sublimi emozioni: la morbidezza della farina, la ruvida consistenza dello zucchero, la scivolosità dell’uovo, l’amalgama della pasta lavorata e la felicità sul viso di mia nonna che mi guarda sorridere mentre addento il primo biscotto sbriciolando sul letto!
E voi avete un dolce del cuore che vi riporta indietro nel tempo?
simona
atMeravigliose foto, salvo la ricetta…. la voglio assolutamente provare.
Grazie infinite
ALICE - Salvia & Rosmarino
atSimona grazie a te per i complimenti, sei davvero gentilissima 🙂 Non so dirti se mi diverte di più la parte della preparazione vera e propria della ricetta o la preparazione fotografica per raccontare agli occhi di chi legge la ricetta stessa, di certo ricevere i vostri complimenti mi rende estremamente felice, vuol dire che qualcosa arriva 😉 Grazie!
ALICE - Salvia & Rosmarino
atE se li provi fammi poi sapere come sono venuti 🙂
valentina
atIo adoro le tue ricette, le tue foto e le storie che li accompagnano…è un insieme poetico che mi riporta indietro nel tempo, alle cose semplici, che per me sono le più vere…grazie!
ALICE - Salvia & Rosmarino
atLe cose semplici sono quelle che restano nel cuore, per sempre! Valentina, grazie infinite per la tua dolcezza!
selena
atIn ufficio è giusto giunta l’ora del tè … MA MANCANO I CANESTRELLI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che meraviglia Alice! Mi hai fatto venire un’incredibile voglia di provarli…e non tarderò sicuramente nel mettermi all’opera! Grazie!!!
selena
atAh!
Quasi dimenticavo… il dolce del cuore, che anche a me riporta all’infanzia, è semplicemente il Pan di Spagna della nonna! Alto come il palmo della mia mano, che profuma di zucchero e di uova sbattute…mmmm…il sapore dei ricordi è in assoluto il migliore!
ALICE - Salvia & Rosmarino
atIl Pan di Spagna!!!!Mi ci tuffavo dentro con tutta la faccia per sentirne profumo e morbidezza, che bontà 🙂
Rosy
atbuuuuuoni!! adoro quando sono un po’ “tirati dal forno”…..voglio farli!!!
ALICE - Salvia & Rosmarino
atRosy, quando diventano un pò croccantini!!! Adoro pure io 🙂
Lorenza
atCiao Alice…..ci siamo conosciute oggi in viaggio alla volta della Provenza e ho subito visitato il tuo blog….come ti ho detto sono vegetariana…per cui non amo e non mangio piatti a base di pesce e carne,ma adoro i dolci ed in particolar modo i canestrelli e il nostro imbattibile pandolce genovese,che prima di Natale mi diletto a preparare per poi donarlo ai miei amici e familiari….cotto rigorosamente nel forno a legna ….ti faccio i miei più sinceri complimenti per il blog e per le foto….cmq magari mi congratulerò con te personalmente domani mattina….quando proseguirà il nostro viaggio….
ALICE - Salvia & Rosmarino
atGrazie Lorenza! Che belle parole, mi fa davvero piacere leggerti 🙂 Come te anch’io sono una grande appassionata di pandolce, ahimè, per il momento cucinato ancora nel forno elettrico ma confido, entro la fine dell’estate, di avere anch’io il mio bel forno a legna e allora non mi fermerà più nessuno, forno acceso a go go 🙂 Grazie ancora per i complimenti, è stato un piacere fare la tua conoscenza durante questo nostro breve viaggio in Provenza, a prestissimo!